"L'uomo non è spaventato dalle cose, ma dall'idea che ha delle cose"
- Epitteto
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è un percorso di trattamento dei disturbi psicologici che mira ad alleviare la sofferenza emotiva attraverso la modifica di schemi mentali e comportamenti controproducenti. Questo approccio prevede incontri settimanali per una durata media di tre-sei mesi che si può estendere fino a dodici mesi in casi di grave sofferenza emotiva.
Gli obiettivi generali della psicoterapia cognitivo-comportamentale sono: (1) identificare regole, credenze, stili di pensiero e comportamenti che generano e mantengono il malessere emotivo, (2) imparare a riconoscerli nel momento in cui si attivano, (3) modificarli e sostituirli con pensieri e comportamenti alternativi e più utili.
Attraverso queste tre tappe la psicoterapia guida il cliente verso un cambiamento che permetta di raggiungere obiettivi personali, migliorare la qualità delle relazioni con gli altri e ridurre la propria sofferenza emotiva. La psicoterapia cognitivo-comportamentale si avvale di tecniche basate sul colloquio clinico, esercizi comportamentali e tecniche immaginative. L’acquisizione stabile delle nuove strategie richiede sempre un esercitazione continua che avviene attraverso compiti da svolgere tra le sedute.
Se hai trovato interessante questa introduzione alla psicoterapia cognitivo comportamentale, potrebbe interessarti anche quanto ho scritto riguardo la Mindfulness e l'Acceptment Commitment Therapy chiamata anche "psicoterapia cognitivo comportamentale di terza generazione".
Per ulteriori informazioni:
Dott. Cristian Garbin
Psicologo Psicoterapeuta
Tel. 347 7122910
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