I disturbi di personalità compaiono quando i tratti di personalità divengono talmente
pronunciati, rigidi e disadattivi da compromettere il funzionamento lavorativo e/o interpersonale. Queste modalità sociali disadattive possono provocare un disagio significativo nelle persone con
disturbi di personalità ed in coloro che le circondano. Per le persone con disturbo di personalità (a differenza di molti altri che richiedono assistenza psicologica), solitamente la sofferenza
causata dalle conseguenze dei loro comportamenti socialmente disadattivi è la ragione per cui richiedono un trattamento, piuttosto che per il disagio associato ai loro pensieri e
sentimenti.
Il DSM-5-TR raggruppa i 10 tipi di disturbi di personalità in 3 clusters (A, B, e C), sulla base di caratteristiche simili. Tuttavia, l'utilità clinica di questi clusters non è stata stabilita.
Il cluster A è caratterizzato dall'apparire strano o eccentrico. Esso comprende i seguenti disturbi di personalità con le loro caratteristiche distintive:
Paranoide: diffidenza e sospettosità
Schizoide: disinteresse negli altri
Schizotipico: idee e comportamento eccentrici
Il cluster B è caratterizzato da comportamenti drammatici, emotivi, o stravaganti. Esso comprende i seguenti disturbi di personalità con le loro caratteristiche distintive:
Antisociale: irresponsabilità sociale, disprezzo per gli altri, inganno e manipolazione degli altri per guadagno personale
Borderline: vacuità interiore, relazioni instabili e disregolazione emozionale
Istriionico: ricerca di attenzioni ed emotività eccessiva
Narcisistico: grandiosità di sé, necessità di adulazione, e mancanza di empatia
Il cluster C è caratterizzato da comportamenti ansiosi o paurosi. Esso comprende i seguenti disturbi di personalità con le loro caratteristiche distintive:
Evitante: evitamento del contatto interpersonale dovuto a rifiuto di sensibilità
Dipendente: arrendevolezza e necessità di essere accudito
Ossessivo-compulsivo: perfezionismo, rigidità ed ostinazione
Il Dr. Jeffrey Young (USA) ha sviluppato la Schema Therapy negli anni '90 per il trattamento di pazienti con sintomi psichici "cronici". A questi appartengono, ad esempio, pazienti con un disturbo di personalità come il disturbo borderline. L'efficacia della Schema Therapy su questi pazienti considerati "difficili" è stato dimostrato in diverse ricerche empiriche.
Si tratta di un approccio terapeutico integrativo in cui confluiscono elementi della psicoterapia cognitivo-comportamentale, delle teorie psicodinamiche, della psicoterapia della Gestalt e delle teorie dell'attaccamento.
I bisogni e le emozioni giocano un ruolo centrale come pure la biografia personale del paziente perché si assume che le esperienze che da bambini hanno avuto influenzino la vita emotiva anche una volta diventati adulti. I punti su cui si incentra tutta la Schema Therapy sono:
- la relazione tra paziente e psicologo;
- la vita attuale del paziente al di fuori della stanza di terapia;
- le esperienze infantili traumatiche o dannose per la salute psichica.
Per ulteriori informazioni:
Dott. Cristian Garbin
Psicologo Psicoterapeuta
Tel. 347 7122910
Email cristian.garbin@ordinepsicologiveneto.it
Studio 1
Via Fogazzaro
37047 San Bonifacio (VR)
Studio 2
Via Ponte 38
37026 Pescantina (VR)
Studio 3
Via Margattoni
37050 Isola Rizza (VR)