LGBTQ+ è un acronimo utilizzato per far riferimento alle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e, più in generale, a tutte quelle persone che non si sentono pienamente
rappresentate sotto l’etichetta di donna o uomo eterosessuale.
L’identità sessuale è una parte importante di ogni persona. Le persone che non corrispondono ad assunzioni cis- e eteronormative, ovvero alle aspettative della società, possono soffrire di
discriminazione e soffrire di stress per il fatto stesso di appartenere ad una minoranza (minority stress). L’esseere sottoposti a uno o più fattori di stress favorisce l’insorgenza di disturbi
psichici e la non accettazione di sé. Crescere in un mondo dove si impara sin da bambini, che si deve seguire un modello eterosessuale, può causare emozioni ingombranti come colpa, vergogna
e comportare disturbi di ansia, depressione, l’isolamento e addirittura disturbi post-traumatici (le persone LGBTQ infatti sono più spesso vitimizzate della popolazione generale).
L’American Psychological Association suggerisce di adottare un approccio affermativo con questa utenza, caratterizzato da un ascolto libero dal pregiudizio. La terapia affermativa vede
l’individuo nella sua affettività e sessualità, affermando nella relazione la possibilità del cliente di esistere con i propri desideri, siano essi etero e/o omosessuali o altro.
La terapia può aiutare e offrire sostegno riguardo molti temi come il coming-out, il superamento della conflittutalità rispetto al proprio orientamento sessuale, rispetto l’omofobia
intteriorizzata e costituire uno spazio sicuro per affrontare discriminazioni e traumi.
Per ulteriori informazioni:
Dott. Cristian Garbin
Psicologo Psicoterapeuta
Tel. 347 7122910
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